Spartenza

17

May

regia
Cettina Sciacca

con
Cettina Sciacca
Maurizio Leo
Giulia Scorza
Diego Cucuzzella
Virginia Restifo
Alfredo Scorza
Carmen Campagna
Carmelo Coccio
Benedetta Serri
Jacopo Leo
Victoria Aliberti
Giuseppe Caminiti
Silvia Scorza
Giada Giardina
Francesca Faranno
Maurizio Cicala
Valentina Bonanno
Fiamma Agnoni

musicisti
Alessandro Lo Giudice
Chitarra e basso Salverico Cutuli
Fisarmonica Marcello Cacciola
Mandolino e chitarra Ales Guglielmo
Chitarra Antonio Pizzi
Violoncello Ninni Simonelli
Batteria, percussioni ed effetti sonori

Sabato 6 aprile

Una delle soluzioni più consone per riuscire a vincere un dramma è quello di raccontarlo: per lasciarsi alle spalle uno shock emotivo di grande portata c’è bisogno di un racconto, di una narrazione in grado di restituire ad un popolo la sua memoria e la sua normalità. Sikilia vuole, quindi, partire dalle storie delle persone comuni, dal dolore e dallo smarrimento, dall’incredulità, da quel senso di vulnerabilità estremo che tutti hanno conosciuto e fatto proprio. La piéce teatrale si propone, dunque, di mettere in scena un evento tra i più significativi della storia del popolo siciliano: il grande esodo dell’emigrazione verso terre lontane, soprattutto l’America, di migliaia di famiglie meridionali, specialmente siciliane, nei primi anni del ‘900. Sulla scena si muove ed agisce, uniforme e compatto, il popolo siciliano, protagonista assoluto della rappresentazione teatrale, che accompagna per mano gli spettatori in questo cammino di rivisitazione storica ed emotiva. Il canto corale di un popolo costretto ad emigrare si erge come testimone e custode del triste evento. In Sicilia, a Messina, vi era stato il tragico terremoto del 1908 che uccise più di 70.000 uomini e, nonostante la determinazione del popolo messinese di ricostruire la città e gli aiuti economici e di assistenza sociale che il governo italiano offrì loro, lo stato di miseria, di povertà e di disoccupazione raggiunse un tale grado di prostrazione che condusse molte famiglie a scegliere di emigrare e abbandonare l’amata terra natìa. Circa 12.000.000 di italiani, presero una valigia, con dentro una speranza … e partirono, emigrarono; i due terzi erano meridionali: siciliani, calabresi, pugliesi e napoletani. La meta preferita fu l’America, il sogno americano di una nuova vita.